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Il ruolo dell’osteopatia dello sport

Il ruolo dell’osteopatia dello sport

L’Osteopatia applicata allo sport nell’ultimo decennio ha avuto una grande sviluppo sia in ambito professionistico che amatoriale. Già negli anni ’90 del secolo scorso gli atleti si rivolgevano privatamente, al di fuori dei sodalizi sportivi, alle cure dell’osteopata. A partire dalla decima revisione della ICD-10, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficialmente integrato l’osteopatia all’interno del sistema sanitario globale, perorando lo sviluppo della professione osteopatica in molti ambiti, tra i quali quello sportivo.

Il ruolo dell’osteopata dello sport si inserisce in un contesto di Team multidisciplinare, insieme al medico dello sport, al fisioterapista, allo psicologo, al nutrizionista e al mental coach. Tutte queste figure concorrono a migliorare la performance, prevenire e trattare gli infortuni e gestire il recupero dai carichi di allenamento.

L’intervento osteopatico si differenzia a secondo della disciplina sportiva, della tipologia dello sportivo, della problematica trattata e delle risorse disponibili. In linea di massima esso è basato sui principi fondanti dell’osteopatia: approccio globale/sistemico, relazione struttura-funzione e capacità di autoregolazione dell’organismo. Tutto ciò si riassume nell’applicazione del Modello Interdipendente Regionale (MIR). In tale ottica uno dei principali compiti dell’osteopata dello sport è quello di mantenere le capacità di adattamento e compenso del “sistema atleta” ai carichi di allenamento, evitando che il sistema vada incontro ad una “saturazione” meccanica, tissutale e di riflesso metabolica (F. Perissinotti, 2023).

La ricerca clinica e le pubblicazioni in medicina osteopatica e in osteopatia dello sport sono in costante crescita. Tuttavia, come avviene in medicina, fisioterapia e teoria dell’allenamento, vi sono diverse problematiche nell’applicare l’Evidence Based Practice (EBP) nell’ambito di situazioni complesse e in continuo divenire, come quelle che riguardano lo sportivo agonista. E’ compito dell’osteopata dello sport mediare tra la ricerca clinica di qualità, la propria expertise messa a confronto con quella dello staff, le situazioni contingenti e le aspettative dell’atleta, al fine di essere operativo secondo un modello d’azione su base euristica (Fabio Perissinotti, 2023).

In definitiva, oggi l’osteopatia dello sport è una realtà in rapido sviluppo, come testimoniato dal suo ingresso ufficiale alle Olimpiadi di Londra nel 2012 (25 osteopati per un totale di 900 sedute in 40 sport differenti) e proseguita nelle manifestazioni successive in un contesto clinico multidisciplinare.

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